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Sfidare se stessi e la natura selvaggia

Wild - Una storia selvaggia di avventura e rinascita
Cheryl Strayed
2012
Piemme

Immagine tratta da http://www.ibs.it/

"Wild" è il romanzo che Cheryl Strayed ha scritto sulla sua avventura personale, ovvero percorrere da sola la Pacific Crest Trail dalla Sierra Nevada a Portland.
Lo stile diretto rende facile immedesimarsi con la protagonista: senza avere una vera esperienza da campeggiatrice o escursionista, Cheryl ha camminato per mesi con uno zaino pesantissimo (soprannominato "Il Mostro") contando sulle proprie forze, tra imprevisti e difficoltà. Il suo viaggio è una specie di espiazione per riprendersi dal lutto, uscire dalla dipendenza da eroina e ritrovare se stessa e le proprie aspirazioni. Nel libro si alternano i racconti dell'esperienza sulla PCT e la storia autobiografica di Cheryl. 
Ho apprezzato questo romanzo perchè dimostra che i colpi di scena esistono anche nella vita reale, come ritrovare inaspettatamente gli amici persi lungo il sentiero, affrontare orsi che tagliano la strada e raggiungere una meta che alla partenza sembrava una pura utopia. 

Dal libro è stato tratto un film (2014):


La preistoria a Malta.. a che ci serve Stonehenge?

Dato che sono un'appassionata di archeologia, un'aspirante "Indiana Jones" diciamo, prima di partire per l'Inghilterra ho preso in considerazione l'idea di visitare Stonehenge. Appena ho iniziato a raccogliere informazioni, però, ho cambiato idea. Il fatto è che il sito di Stonehenge è affollato da turisti. Sovraffollato. Dalle foto a cui siamo abituati, sembra un posto isolato, che ha preservato l'aura mistica dei tempi passati, con i raggi del sole che ancora attraversano gli archi di pietra allineati al millimetro. E invece ci passa di fronte un'autostrada. Quello che non si vede dalle foto poi, se avete notato sempre dalle inquadrature molto distanti, è che Stonehenge è circondato da una recinzione. Per entrare si deve pagare e, vista da vicino, la struttura non è ben riconoscibile come lo è invece dall'alto.

Se avete sempre sognato di visitare un tempio preistorico o se vi siete sempre sentiti un po' druidi, il posto che fa per voi è Malta. E' un'altra di quelle isole (vedi anche il post "Tenerife non è i Caraibi") che viene pubblicizzata per le spiagge e la movida notturna, quando in realtà possiede un patrimonio archeologico unico al mondo. Avete mai sentito parlare dell'Ipogeo di Hal Saflieni, del doppio tempio di Ggantija, dei templi di Tarxien o di Hagar Qim e Mnajdra?

Tarxien, Malta
Il primo che ho visitato durante il mio viaggio a Malta è stato il più speciale, l'ipogeo di Hal Saflieni: l'unico tempio preistorico sotterraneo esistente al mondo! Per questo motivo fa parte del patrimonio dell'UNESCO. E' situato in un posto in cui non ti aspetteresti mai di trovare una cosa del genere, nel bel mezzo della caotica Tarxien, un ammasso di case e muretti, con stradine che salgono e che scendono e macchine parcheggiate in modi improbabili. Malta è lo stato europeo che ha la più alta densità di popolazione. Le città e i paesi lì hanno nomi distinti ma si susseguono senza che sia possibile capire dove inizia uno e dove finisce l'altro. L'ipogeo di Hal Saflieni è rimasto nascosto per millenni, ci hanno costruito sopra abitazioni e solo alla fine del 1800 è stato scoperto per caso durante gli scavi di nuove fondamenta.
Per mantenere il delicato equilibrio di temperatura e umidità, solo poche persone alla volta sono ammesse alla visita guidata ogni ora. Le camere scavate nella roccia nel corso di millenni si rivelano a poco a poco lungo il percorso, quando le luci si accendono al passaggio dei visitatori. Scendendo in profondità, i rumori suggestivi di scalpelli che lavorano la pietra vengono riprodotti da altoparlanti nascosti negli angoli bui. La guida arricchisce l'esperienza raccontando i dettagli delle scoperte fatte e delle ipotesi ancora aperte sui motivi per cui l'ipogeo è stato scavato e riempito di ossa umane. E ancora più interessante, viene discusso il ruolo dell'ipogeo nel contesto della preistoria maltese.

Tarxien, Malta
Tarxien, Malta
Molto vicino all'ipogeo di Hal Saflieni, si possono visitare i templi neolitici di Tarxien. Purtroppo non è rimasto molto: nonostante l'area archeologica sia parecchio estesa, sono pochi i massi rimasti in piedi. E' in ogni caso piacevole passeggiare lungo i cerchi concentrici dei templi e non ci si annoia perchè il percorso è ben curato e ricco di spiegazioni. Vale la pena recarsi a Tarxien se nello stesso giorno si ha in programma di entrare ad Hal Saflieni.

Tarxien, Malta
Tarxien, Malta
I templi neolitici più spettacolari e meglio conservati di Malta sono Hagar Qim e Mnajdra. Si trovano nella parte sud dell'isola, dove la densità di popolazione è più bassa e l'espansione edilizia non ha ricoperto queste opere monumentali di 5000 anni fa. Dal centro visitatori ci si avvicina ai templi lungo un sentiero lastricato. La vista è impagabile: i templi si estendono su un vasto prato in pendenza, che termina con scogliere a picco sul mare. Delle enormi strutture sono state costruite per riparare i templi dal sole quasi africano e dalle tempeste del Mediterraneo. I monoliti si erigono accostati incuranti dei millenni e mostrano ancora i segni degli scalpelli di pietra.

Hagar Qim e Mnajdra, Malta
Hagar Qim e Mnajdra, Malta
Nella foto ci sono anche io, giusto per dare un'idea delle dimensioni!
Hagar Qim e Mnajdra, Malta
Invece Gozo, la seconda isola dell'arcipelago maltese, custodisce i templi neolitici più antichi. Proprio al centro, in cima ad una collina, si trova il complesso di Ggantija. Più piccolo dei templi dell'isola di Malta, è però costituito da monoliti colossali.
Ggantija, Gozo
Da visitare soprattutto se si ha in programma di fare un tour dell'isola. Gozo non è secondaria a Malta per siti spettacolari, anzi: forse è la zona più magica dell'arcipelago maltese. Oltre a Ggantija, vanta un antico acquedotto romano, delle pittoresche saline e il famoso arco di pietra "Azure Window", la finestra azzurra.

Saline, Gozo
Azure window, Gozo

Qualche informazione pratica

Per essere sicuri di trovare posto, la visita all'ipogeo di Hal Saflieni andrebbe prenotata in anticipo sul sito internet:


Per informazioni sulla preistoria di Malta e sulle altre attrazioni turistiche, consiglio il sito ufficiale dell'ente per il turismo:

http://www.visitmalta.com/it/

Oktoberfest: "un PROSIT alle comodità!"

"Ein Prosit der Gemütlichkeit!" è un coretto che si sente cantare nei tendoni dell'Oktoberfest, a Monaco di Baviera. I musicisti lo suonano e lo ripetono e lo ripetono ancora per tutta la giornata, invitando turisti e abitanti di Monaco a brindare con i boccali di birra. Quando si ordina una birra, all'Oktoberfest, se ne riceve un "Maß" ovvero un litro, trasportato da una cameriera che ne regge altri 8 o 10 alla volta.
Nel centro di Monaco, l'area del Theresienwise viene isolata ogni anno per due settimane (all'incirca le ultime di settembre) e si trasforma in un grande luna-park con bancarelle cariche di cibo. I tendoni dedicati alle case produttrici di birra più famose della città (Augustiner, Löwenbrau, Franziskaner, HB, Paulaner) sono sovraffollati di gente già alle prime ore del pomeriggio. Molti sfortunati aspettano fuori in fila e cercano di segnalare con le dita ai buttafuori che cercano un posto per due o tre persone soltanto. Ma dentro proprio non c'è più spazio!
E' quello che è capitato anche a me quando ci sono stata, nell'ultimo sabato di festeggiamenti. In realtà, quello che la maggior parte dei turisti non sa, è che ogni anno feste come l'Oktoberfest si svolgono anche in altri posti in Baviera. Diverse cittadine organizzano la propria. Essendo stata ad una di queste sagre locali, avevo già sperimentato l'atmosfera goliardica dei tendoni e non sono stata troppo triste quando non sono riuscita ad entrare durante l'Oktoberfest. D'altronde l'Oktoberfest è davvero sovraffollato: persino al di fuori dei tendoni, dove la calca di gente rende difficile persino camminare. E non ci si può nemmeno rinfrescare in strada con una birra perchè, anche se ci si trova nel Theresienwise, non è permesso. 
La soluzione per me è stata quella di fare una rilassante passeggiata nel centro di Monaco, dove si trova il posto alternativo per gustare lo spirito dell'Oktoberfest: la più antica birreria di Monaco, la Hofbräuhaus.
Il palazzo del Municipio a Monaco
Dopo aver provato il vero ed originale Oktoberfest, posso dire che non fa per tutti. Se vi aspettate qualcosa di rilassato, per "degustare" la birra e conoscere le vere tradizioni locali, non è la manifestazione adatta a voi. Se invece siete amanti della birra come "distrazione", se volete divertirvi in compagnia di amici e magari visitare la Baviera allora sì! Andate all'Oktoberfest!

80 giorni con Phileas Fogg

Il libro che vorrei presentarvi questa settimana è

Il giro del mondo in 80 giorni
Jules Verne
1873
Varie edizioni





"Perchè recensire un classico?" penserete voi. Beh, proprio perchè è un classico. Tutti ne hanno sentito parlare, tutti sanno più o meno qual è la storia ma in quanti l'hanno letto per davvero?
E questo secondo me è un libro che vale la pena leggere. 

L'intrattenimento è assicurato dalla combinazione Phileas Fogg - Passepartout: il primo è un ricco scapolo inglese, molto preciso. Il secondo è un eclettico, disorganizzato maggiordomo con un passato da acrobata e perseguitato dalla sfortuna. 
Immaginatevi questa coppia che, a causa di una scommessa fatta da Phileas Fogg con il suo club, parte nella missione impossibile (siamo nel 1800!) di compiere il giro del mondo in soli 80 giorni. E a complicare il tutto ci si mette un ispettore di polizia di Scotland Yard, convinto che Phileas Fogg sia un famigerato ladro. E' un alternarsi di contrattempi, ferrovie in costruzione, salvataggi, equivoci e viaggi in mongolfiera.
Lo stile di Verne è semplice, diretto, ma stimola l'immaginazione al punto giusto.

Dal libro è stato tratto un film (1956), vincitore di 5 premi oscar, in cui Phileas Fogg è interpretato da David Niven. (Film: Il giro del mondo in 80 giorni (IMDb))



I giardini sfavillanti di un'isola lontana

Non vi descriverò i giardini di Tenerife, guardate con i vostri occhi:

Il Giardino delle Orchidee (Puerto de la Cruz)











L'orto botanico di Puerto de la Cruz

















I giardini pubblici di La Orotava








Qua ci sono anch'io :-)


Qualche informazione pratica

Il clima delle isole Canarie rimane più o meno costante durante l'anno, come in un'eterna primavera. Queste foto sono state scattate agli inizi di maggio, che presumo sia il periodo migliore per godere della fioritura.

Quasi tutte le isole sono ricoperte di vegetazione. Lanzarote e Fuerteventura, che si trovano più a est, vicino alle coste dell'Africa e al Sahara, sono più desertiche.

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