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I ruggenti anni venti in un castello medievale

Il suolo fertile del Kent gli è valso il soprannome di "Giardino d'Inghilterra". Il paesaggio di questa regione del sud del Regno Unito è caratterizzato da distese coltivate a cereali e a luppolo. I campi sono punteggiati qua è la da graziosi cottage e boschetti di latifoglie. In passato, i pellegrini provenienti da tutte le parti d'Europa attraversavano coraggiosi il Canale della Manica e sapevano che, una volta avvistate le bianche scogliere di Dover, avrebbero raggiunto il Kent: il loro viaggio stava volgendo al termine. Erano infatti diretti a Canterbury, dove un'imponente cattedrale si staglia ancora oggi nel cielo nuvoloso, miracolata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

La cattedrale di Canterbury
Proprio vicino a Canterbury, presso la cittadina di Maidstone, sorge il castello di Leeds. Fu costruito ai tempi dei Normanni, quando Guglielmo il Conquistatore decise di fortificare i territori inglesi appena occupati. Vennero innalzate possenti mura di pietra, si scavò un fossato, e il castello di Leeds divenne una della roccaforti inespugnabili con il compito di difendere la strategica regione del Kent.


Il castello però perse presto questa funzione. Divenne per secoli la residenza più amata dalle regine d'Inghilterra, che furono attratte dal fascino del vasto parco che lo circonda, dai romantici archi di pietra che si riflettono sull'acqua e dalla tranquillità che traspira da questo luogo.

Il castello di Leeds
Il castello passò di re in re e di nobile in nobile per secoli, finchè negli anni venti una ricca ereditiera, Lady Baillie, se ne innamorò come fecero le regine e comprò la proprietà.


Ed è proprio l'aria degli anni '20 quella che si respira quando si visita l'interno del castello di Leeds. Si accede dalle cantine, che conservano ancora alcuni dei vini pregiati che Lady Baillie offriva ai suoi ospiti, il meglio del meglio del jet set, durante le sue favolose feste.



Si sale per una scala di pietra antichissima, progettata con gradini di altezze diverse per far inciampare eventuali invasori (efficace, parlo per esperienza). 
Le stanze sono arredate con cura e gusto per il dettaglio, in un progressivo accostamento cromatico studiato con attenzione. Dalle finestre, attraverso le tende diafane, si intravede il parco circostante. L'acqua placida del fossato che scorre attorno e sotto al castello riflette la luce verso chi si affaccia.



Passando da una stanza all'altra, si intuiscono scorci di una vita passata ed è facile lasciarsi andare all'immaginazione. Persone vestite eleganti e cariche di gioielli, musica Charleston di sottofondo, un cameriere di passaggio e bicchieri levati in alto per brindare al lusso e all'età dell'oro.




Qualche informazione pratica

Il castello di Leeds può essere raggiunto da Londra in auto o autobus in un'ora e mezza di viaggio

Consiglio di programmare una visita di almeno mezza giornata: il giro all'interno del castello dura circa 1-2 ore e il parco è molto grande (compreso di labirinto)

C'è un ristorante e organizzano varie attività parallele (ad esempio lezioni di falconeria)

Il sito internet è: http://www.leeds-castle.com/home

"Adesso permettetemi di completare quanto ho da dirvi.

Io vi conosco, signor Aronnax. Voi, se pur non i vostri compagni, non avrete forse tanto da lamentarvi del caso che vi lega al mio destino. Troverete tra i libri che mi servono per i miei studi favoriti l'opera che avete pubblicata sui grandi fondali marini. L'ho letta spesso. Voi avete portato questa vostra opera tanto lontano quanto ve lo permetteva la scienza terrestre. Ma non sapete tutto, non avete visto tutto. Perciò lasciatemi dire, signor professore, che non deplorerete il tempo passato a bordo della mia nave. Viaggerete nel paese delle meraviglie. La meraviglia, lo stupore, saranno probabilmente lo stato normale della vostra mente. Non vi stancherete facilmente dello spettacolo che sarà incessantemente offerto ai vostri occhi. Io sto per rivedere in un nuovo giro del mondo sottomarino - chi sa, forse l'ultimo - tutto ciò che ho potuto studiare in fondo a quei mari percorsi tante volte, e voi sarete il mio compagno di studi. A partire da questo giorno voi entrate in un nuovo elemento, voi vedrete ciò che nessun uomo ha ancora visto - poichè io e i miei non contiamo più - e il nostro pianeta, grazie a me, sta per svelarvi i suoi ultimi segreti." 
Non posso negarlo: tali parole ebbero su me un grande effetto. Ero preso dal mio lato debole e dimenticai per un momento che la contemplazione di quelle cose sublimi non poteva valere la libertà perduta. D'altronde contavo sull'avvenire per risolvere questa grave questione. Così, mi accontentai di rispondere:
"Signore, se avete rotto con l'umanità voglio credere che non abbiate rinnegato ogni umano sentimento. Noi siamo dei naufraghi caritatevolmente raccolti a bordo della vostra nave, e non lo dimenticheremo. Quanto a me personalmente, non nego che se l'interesse della scienza potesse assorbire anche il bisogno di libertà, ciò che il nostro incontro mi promette offrirebbe grandi compensi."
Credevo che il comandante mi avrebbe teso la mano per suggellare il nostro trattato, Non ne fece nulla. Mi dispiacque per lui.
"Un'ultima domanda" dissi al momento in cui quell'uomo inesplicabile sembrò voler ritirarsi.
"Dite, signor professore."
"Con quale nome debbo chiamarvi?"
"Signore," rispose il comandante "io non sono per voi che il capitano Nemo; e per me i vostri compagni e voi siete esclusivamente i passeggeri del Nautilus."


Ho scatto queste foto di meduse a Loro Parque, lo zoo di Puerto de la Cruz a Tenerife: http://www.loroparque.com/

Victoria&Albert: un po' di tutto!

E' una calda, afosa, torrida giornata d'estate. 35 gradi e nemmeno una nuvola. Non sto sorseggiando un cocktail sdraiata sulla sabbia a Ibiza e non sto nemmeno nuotando al largo delle coste croate in un mare cristallino. Sono a Londra, la città più attiva e cosmopolita d'Europa. Vista la temperatura eccezionale, che di sicuro non rende piacevole passeggiare in mezzo al traffico, decido di trascorrere il pomeriggio al Victoria&Albert museum. E' una meta che ho snobbato nelle mie precedenti visite a Londra, pensando che contenesse solo una raccolta di tappezzerie, ceramiche e vecchi mobili. Questa volta però vado a dare un'occhiata perchè è uno dei musei visitabili gratuitamente e ho scoperto che il venerdì sera è aperto fino a tardi.
Bello. Non me l'aspettavo. Si possono visitare varie collezioni, divise per tipo di materiali e tecniche di artigianato, ma anche per culture diverse. La collezione cinese è un misto di oggetti risalenti a vari periodi, dall'età del bronzo all'epoca contemporanea. Si tratta di vasi di ceramica, statue di legno, troni intagliati, stampe su carta e dipinti.
Al centro della sala espositiva di arte araba si trova il più antico tappeto persiano esistente al mondo (Ardabil carpet), che fu realizzato per un sultano centinaia di anni fa. Occupa buona parte della stanza ed è talmente prezioso che, per conservarlo al meglio, è racchiuso in una teca di vetro e viene illuminato solo per 10 minuti ogni ora.
Statua del Bernini
Oggetti di uso quotidiano costituiscono il principale contenuto della collezione di arte indiana. La luce li illumina in modo attraente, perchè sono incastonati di rubini, diamanti e altre pietre preziose. Passeggio nella lunga galleria al piano terra, faccio slalom attorno alle statue e trovo una scultura del Bernini che ha un "gusto" familiare.
Il V&A museum è troppo grande per essere visitato tutto in un pomeriggio ma resto ancora un po', incuriosita dalla collezione di gioielli. E' una buona alternativa ai gioielli della corona, se si vuole evitare di pagare il costosissimo biglietto d'ingresso alla torre di Londra.
L'allestimento è una linea del tempo fatta di orecchini, collane, pietre, tiare, scettri, anelli, porta-amuleti, spille e orologi. Si inizia con il neolitico celtico, poi si passa agli etruschi e ancora al Rinascimento. Dall'epoca vittoriana si va agli anni 20, a stravaganti gioielli degli anni 80 e si finisce ad oggi. Una grande spirale di anelli mostra, in ordine cromatico, tutti i tipi di pietre preziose esistenti.
Come ultima cosa, prendo in considerazione di andare a visitare una delle mostre temporanee, ma dopo tutta questa abbondanza di arte e artigianato, decido invece di concludere la mia visita godendomi un caffè nel cortile interno del V&A museum, circondata da splendide ortensie.



Qualche informazione pratica


Il sito del V&A museum: http://www.vam.ac.uk/

I più importanti musei gratuiti a Londra sono:

- Victoria&Albert museum
- British museum
- Tate britain
- Tate modern
- Natural history museum
- Science museum
- National gallery
- National portrait gallery
- Museum of London
- Imperial war museum

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