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Cuba: Viñales terra rossa e profumo di cocco

I siti patrimonio dell'Unesco spuntano come funghi, a Cuba. Lo è anche la valle di Viñales, nel cui centro si trova l'omonimo villaggetto, il cuore di questa Arcadia cubana. L'elemento che rende questa parte di Cuba unica al mondo sono le particolari montagne dalla forma arrotondata, dette Mogote, che si sono formate in tempi preistorici grazie alla conformazione carsica del terreno.






Anche la vegetazione è diversa qui rispetto alle altre parti di Cuba che ho già visitato: potrei definirla come una "giungla alpina", con liane e palme ma anche pini. Il fondo delle valli invece è coltivato a tabacco, ananas, canna da zucchero e riso.




Insomma il paesaggio fa da premessa ad un idillio campestre-montano ma Viñales è un posto molto turistico e movimentato. Dopo qualche giorno di osservazione, arrivo alla conclusione che le occupazioni principali degli abitanti di Viñales sono 2:
  1. Fare i cowboy cubani con stivali, cappello e speroni e sfrecciare con il proprio carretto trainato da cavallo
  2. Stare seduti su una sedia a dondolo all'ombra dei portici della propria casa particular e attirare turisti disorientati
Il paese di Viñales
Per fortuna basta poco per lasciarsi alle spalle il via vai di turisti e godere di un'immersione nella natura. Io ho iniziato dall'escursione nella Gran Caverna di San Tomàs, che è il secondo sistema di caverne più grande del Sud America. Si estende su 7 livelli ma solo il primo è accessibile ai turisti. La visita si è rivelata piuttosto scarna di meraviglie rocciose, soprattutto se paragonata alle grotte del Carso sloveno (vedi La formula magica del vino sloveno) ma interessante per l'ecosistema. Le radici delle palme che perforano la roccia sono una vista impressionante e pipistrelli e particolari specie di uccelli vi svolazzano intorno.

Gran Caverna di san Tomàs

Senza allontanarsi molto da Viñales, si può fare una rilassante passeggiata serale, mentre il sole tramonta, tra i campi di tabacco e ananas con una vista sui Mogote. Poi là, è facile capitare per caso in un bar improvvisato vicino ad una fattoria, dove vi faranno bere la Piña Colada più buona che abbiate mai assaggiato.




La visita alle fattorie di caffè e tabacco purtroppo è stata funestata da un violento temporale tropicale che ha reso il terreno rosso un pantano. Siamo stati accolti comunque da cowboy cubani muniti di stivaloni di gomma che ci hanno mostrato come si prepara il sigaro.

Preparando il sigaro...
L'ultimo atto della mia permanenza a Viñales si è concluso in bellezza con un giro a cavallo di ben 4 ore nella campagna cubana. I dubbi sulle mie capacità di cavallerizza (era la prima volta che montavo a cavallo) si sono fugati alla vista di Palomo, un cavallo talmente tranquillo -  mi assicura la guida - che lo usano solo coi turisti.
In sella! (e la testa di Palomo)



Palomo mi ha portata su tracce di terra rossa, dentro pozze d'acqua e tra fronde ombrose. Ho potuto ammirare i profili strani dei Mogote da un punto di vista autentico di vita campestre cubana. Il giro è terminato a malincuore con un ultimo sguardo sulla valle dal Mirador, sorseggiando l'acqua di un cocco fresco.

Un ultimo sorso di cocco


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