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Sull'opportunità di viaggiare da soli: 5 motivi per cui ne vale la pena
Perchè viaggiare da soli? Perchè no?! Non fraintendetemi, non è adatto a tutti. Alcune persone partono perchè sono semplicemente in cerca di svago e non sono interessate al luogo "diverso" di per sè. Se però ciò che vi spinge a viaggiare è un certo spirito di avventura, ecco 5 buoni motivi per cui anche partire da soli ha i suoi vantaggi:
La verità è che se la voglia di avventura è forte, arriva un momento in cui si superano apprensioni ingiustificate. Siamo noi stessi i principali generatori di paure e ostacoli e non la vita reale.
- Per staccare dalla routine quotidiana, che è molto più facile da fare se si è da soli. Sembrerà strano, ma non dover interagire con altre persone (anche se queste persone sono amici/familiari) è rilassante di per sè.
- Niente compromessi: siete solo voi, i vostri ritmi e la vostra dimensione. Ogni decisione è spontanea. La scelta di cosa fare, dove andare, se riposare o seguire un programma intenso non dipende da nessun'altro.
- Nuove esperienze: durante un viaggio in solitaria è facile aver voglia di provare cose nuove (in uno dei miei viaggi ad esempio, ho sperimentato il canyoning) e anche, soprattutto, avere la possibilità di farlo.
- Per socializzare con persone con cui altrimenti non avresti nessun contatto. Quando si viaggia da soli, per compensare la mancanza di compagni di viaggio fissi, si è spinti a chiacchierare con le persone che si incontrano lungo il percorso, cosa che ho trovato divertente e interessante.
- Per non rimandare il viaggio che si vuole fare da molto tempo. Se si rimanda troppo a lungo, si finisce per non realizzare più i propri desideri.
La verità è che se la voglia di avventura è forte, arriva un momento in cui si superano apprensioni ingiustificate. Siamo noi stessi i principali generatori di paure e ostacoli e non la vita reale.
Cliffs of Moher, Irlanda |
Etichette:
Viaggiare...
Ubicazione:
Cliffs of Moher, Co. Clare, Irlanda
Per appassionati di libri e.. caffè
Se anche a voi ogni tanto piace, come a me, rilassarvi con un buon libro, ne ho appena finito uno che vorrei consigliare:
La tazzina del diavolo (viaggio intorno al mondo sulle Vie del caffè)
Stewart Lee Allen
2000
Universale Economica Feltrinelli
Stewart racconta dei viaggi che ha fatto, attraverso vari continenti, con lo scopo di ripercorrere la storia del caffè. Dall'Etiopia, dove la pianta di caffè è autoctona, si sposta nello Yemen, il primo posto da cui è partito il commercio dei chicchi. La prima nazione in cui è stata introdotta la pianta è l'India e poi seguono Turchia, Austria, Francia e Brasile. Il viaggio termina negli Stati Uniti, la patria di Stewart: assieme ad un'amica, ripercorre la mitica "Route 66" alla ricerca del "meglio del peggio", ovvero del peggior caffè americano.
E' una storia spiritosa, condita di personaggi strani e simpatici (e forse un po' romanzati) che l'autore incontra lungo la via. Il vero protagonista però è il caffè. E' incredibile come questa pianta abbia influenzato la storia mondiale.
Il libro è ben scritto, anche se a volte i luoghi vengono presentati in modo stereotipato e l'autore non ha sempre le idee chiare riguardo a certi fatti storici.. oppure le ha, ma "rimescola le carte" per essere più provocatorio.
In generale, 200 pagine piacevoli e anche ricche di spunti per viaggiatori caffeinomani.
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