Arrivo a l'Avana di notte, l'aria calda mi avvolge appena esco dall'aeroporto. Dopo una coda interminabile allo sportello del cambio valuta, prendo un taxi in direzione l'Avana Vieja. Al primo stop di un semaforo, ci affianca una macchina degli anni '50, bella, lucida, dalle linee ruggenti.
Ne vedo altre in strada, alcune lucenti come la prima, altre con un gran bisogno di essere rottamate. Tutte in ogni caso producono uno smog intenso da cui non è possibile scampare se si sta all'Avana.