AAA. Cercasi lettori-viaggiatori in vena d'ispirazione

... con cui condividere esperienze, avventure, guai e passioni.

"Volavamo sull'acqua. E che acqua! Limpida come

... la più limpida acqua sorgiva e cristallina nella sua limpidezza, tutta contrassegnata da una parata inebriante di colori e di nastri d'arcobaleno, più straordinari di qualsiasi arcobaleno. Il verde giada si alternava con il turchese, il blu pavone con lo smeraldo, mentre la canoa sfiorava zone d'acqua ora di un rossiccio purpureo, ora di un bianco abbagliante e luccicante, al di sotto della quale c'era della finissima sabbia cristallina, sopra la quale si muovevano lentamente delle mostruose lumache di mare. Un momento, ci trovavamo su meravigliosi giardini di corallo, nei quali se la spassavano pesci colorati, svolazzanti come farfalle marine; il momento dopo, filavamo attraverso la superficie scura di profondi canali, dai quali banchi di pesci volanti si sollevavano in un volo argenteo; e un terzo momento, eravamo sopra altri giardini di corallo vivo, ciascuno più stupendo del precedente. E, soprattutto, c'era il cielo tropicale, percorso dall'aliseo, con le sue soffici nuvole che scorrevano sullo zenit e si accumulavano all'orizzonte con le loro morbide masse."

Tratto da "La crociera dello Snark" di Jack London



Salud! (Un brindisi a Tenerife)

Vi ho già proposto l'isola di Tenerife in 3 post, ma ho ancora qualche foto che merita di essere mostrata.

Per i post già pubblicati, vedi:

Tenerife non è i Caraibi

I giardini sfavillanti di un'isola lontana

Le piramidi dove non te l'aspetti

Le isole Canarie sono state colonizzate dagli spagnoli a partire dall'inizio del 1400 e a La Orotava esistono ancora alcune case coloniali spagnole del 1600. La Casa de los Balcones è molto ben conservata e all'interno si possono degustare ottimi vini prodotti alle Canarie.


Cuba: il mojito di Hemingway e riflessioni

"Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo." Disse Hemingway. Ma anche col mojito non si scherza. L'Avana pullula di bar che furono frequentati dal premio Nobel. Ci vanno solo i turisti, però, e rappresentano una delle 2 facce di Cuba, quella patinata che viene usata nei cataloghi delle agenzie di viaggio. 

Uno dei bar frequentati da Hemingway a L'Avana.


C'è anche un altro aspetto di Cuba, costituito da decadenza, miseria e povertà. Le foto scattate durante il mio viaggio non lo mostrano per una questione di sensibilità nei confronti dei cubani che sono costretti ad affrontare queste condizioni. Ho notato che molti turisti invece fotografano tutto come se fosse una curiosità come un'altra.

La verità è che Cuba è ridotta ad una povertà stupefacente vista la quantità di turisti da cui è frequentata. La maggior parte delle case cade a pezzi (specialmente al di fuori dei luoghi turistici), i negozi sono pochissimi, sporcizia ed inquinamento rovinano spesso il paesaggio e i mezzi di trasporto scarseggiano. Ogni mattina si possono vedere lungo le strade decine e decine di persone che fanno l'autostop per andare a lavoro, sperando che uno dei pochi fortunati che possiede una macchina gli dia un passaggio (spesso pagato comunque).

Ho toccato con mano la vera povertà a Viñales. Sono stata colta, assieme al gruppo di persone con cui stavo partendo per un'escursione, da un temporale tropicale: ci siamo riparati in una baracca lungo la strada. Una baracca vera e propria, di legno e lamiera, con pochi mobili vecchi e con la pioggia che gocciolava dentro.

Con questo non voglio suggerire di non andare a Cuba, anzi: i turisti sono una risorsa importante per la gente cubana, ma non avrei potuto descrivere il mio viaggio propriamente senza menzionare questo lato di Cuba.

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